Durante la prima settimana i ricercatori hanno lasciato che i bambini dormissero secondo le proprie abitudini, in quella successiva si è fatto in modo che venissero dedicate più ore al sonno mentre durante durante la terza i bambini hanno dormito di meno. Il risultato?
Nella seconda settimana, quella dedicata al sonno, ogni bambino ha assunto circa 134 calorie in meno al giorno. In fase di analisi è adesso la traduzione di tutto ciò nel lungo periodo e la conseguente modifica di comportamenti e abitudini alimentari nei bambini già abituati ad avere un corretto rapporto sonno/veglia.
A confermare la dipendenza del rischio di sovrappeso dalla durata del sonno è anche una ricerca finanziata dalla Commissione Europea IDEFICS (Identification and prevention of Dietary - and lifestyle - induced health Effects In Children and infants) secondo cui era già noto che nei bambini in età pre-scolare abituati a dormire meno di 9 ore il rischio di sovrappeso era maggiore. Per quelli più grandi, un sonno inferiore alle 11 ore aumentava il rischio del 40%, uno inferiore a 9 ore addirittura del 300%.
Nella seconda settimana, quella dedicata al sonno, ogni bambino ha assunto circa 134 calorie in meno al giorno. In fase di analisi è adesso la traduzione di tutto ciò nel lungo periodo e la conseguente modifica di comportamenti e abitudini alimentari nei bambini già abituati ad avere un corretto rapporto sonno/veglia.
A confermare la dipendenza del rischio di sovrappeso dalla durata del sonno è anche una ricerca finanziata dalla Commissione Europea IDEFICS (Identification and prevention of Dietary - and lifestyle - induced health Effects In Children and infants) secondo cui era già noto che nei bambini in età pre-scolare abituati a dormire meno di 9 ore il rischio di sovrappeso era maggiore. Per quelli più grandi, un sonno inferiore alle 11 ore aumentava il rischio del 40%, uno inferiore a 9 ore addirittura del 300%.